"Sono una bambina di 10 anni e mi chiamo Chiara.
Vorrei raccontarle una bella storia da pubblicare sulle
«storie inedite». Eccola qui".

PAOLETTO E IL LIBRO MAGICO
di Chiara Esposito

C'era una volta, nella città di Maagicoom, nel regno delle fate, un giovane di nome Paoletto. Aveva circa 8 anni e i suoi genitori erano morti per via di un terremoto. Per questo lui viveva solo, nella grande città di Maagicoom. Per guadagnare da vivere lucidava scarpe in cambio di 6 Layuti Magicani, la moneta usata nel regno della magia.
Un giorno un signore alto e con due bei baffetti, andò lì vicino e gli sussurrò:"Mi stai simpatico. Lo vedo dai tuoi occhi. Ne vedo dentro l'infinito. Ti voglio regalare questo libro. Leggilo bene, perché in esso c'è la sapienza".
Paoletto sulle prime era titubante. Sapeva che non si accetta niente da chi non si conosce, e poi lui non sapeva leggere bene! Ma quel tizio gli sembrava convincente, allora afferrò il libro, ringraziò e se ne andò.
Aveva interrotto prima il lavoro, quella volta, giacché moriva dalla curiosità. Così andò a casa, prese il libro e lo lesse. Parlava di una bella ragazzina dagli occhi neri e di carnagione scura, con bei capelli neri, lunghi fino alle spalle. Ma non erano importanti le sue caratteristiche fisiche. Era importante quello che faceva. Giocava con tutti, maschi e femmine, neri e bianchi, settentrionali e meridionali. E quando guardava il cielo, o gli occhi infiniti di qualcuno, si sentiva davvero bene.
Fu allora che Paoletto comprese che il libro era magico. Era riuscito a leggerlo tutto in una giornata, e ora sapeva perché quel tale glielo aveva dato.
Era triste, prima, ma ora era davvero felice. Era un bambino solo e povero, prima, ma ora che sapeva che ogni volta che avrebbe guardato il cielo o qualcosa senza fine sarebbe stato felice, era un bambino davvero ricco.