LETTERA AL FIGLIO
di Christian Porcino (anni 20)

 

Figlio mio carissimo, ho deciso di scriverti questa lettera perché non so se, quando tu crescerai, io sarò ancora vivo e continuerò a vederti giocare. Pertanto, ho deciso che tu sappia la verità su quanto ancor prima che tu nascesti è accaduto nel mondo. Poiché ciò che oggi accade e segna in maniera inevitabile i percorsi della storia, domani sarà un passato con cui dovrai necessariamente confrontarti.

Purtroppo l'uomo ha sempre taciuto sugli orrori e le meschinità commesse, rendendo quindi le proprie  azioni ancora più brutali e violente. Se provi a percorrere le tappe della storia, udrai gli echi e le strazianti immagini, scaturiti da quegli atti di violenza dovuti all'assurdità della guerra. Non c'è secolo che non ne abbia conosciuta una. Milioni di persone sono morte in guerra soltanto per difendere una patria il più delle volte fantasma. Ma quello che la rende più atroce è l'enorme coinvolgimento di persone estranee ai fatti e che, in quanto abitanti del territorio in cui si combatte la guerra, vengono uccisi. Ma la coscienza dell'uomo ben presto rimuove e dimentica immagini di dolore e morte. Più volte mi sono chiesto se l'uomo, dopo essere uscito da una seconda guerra mondiale, avrebbe corso il rischio di affrontarne una terza.

Si! Perché è quello a cui tuo padre stava assistendo qualche tempo fa. Non è passato molto tempo da quando tutta l'umanità ha cercato di dimenticare l'orrore dei lager nazisti e la persecuzione antisemita. Sembrava che mai nel tempo sarebbe accaduto di assistere di nuovo ad episodi simili. Odio, potere, violenza sono sempre le stesse cause. Pulizie etniche eliminano centinaia di persone ree soltanto di rivendicare la propria identità culturale. Se tutti avessimo compreso, figlio mio, il messaggio e l'insegnamento di Gandhi (uno degli uomini più spirituali che transitarono sulla terra) quando diceva "Se potessimo cancellare l'Io e il Mio dalla religione,dalla politica, ecc., saremmo presto liberi e porteremmo il cielo in terra".

Non saremmo arrivati alle soglie del duemila con una totale inconsapevolezza di affrontare una terza guerra mondiale. Difatti in Jugoslavia un nuovo Hitler ha cercato di turbare gli animi di una popolazione, schiacciando nel sangue la ribellione della provincia del Kosovo, in maggioranza albanese, minacciando di volere estendere il conflitto al resto dei Balcani.

Come vedi, figlio mio, i motivi che alimentano una guerra sono sempre gli stessi: sete di potere, religiosi e politici. Ma la verità è soltanto una. L'uomo dimentica troppo spesso. E se il mondo intero non ha memoria non merita un confronto quotidiano con il presente. Vedi, figlio mio, forse ti sembrerà troppo ingenuo se ti confesso di confidare dopotutto nell'uomo. Perché credo che soltanto la spiritualità dell'uomo potrà salvarlo dal suo stesso odio.

Pertanto figlio mio non abbatterti mai, anche quando la vita si presenterà a te così come è. Cioè cruda ma al tempo stesso educatrice. E ricordati che soltanto l'amore renderà l'uomo libero dalla schiavitù dell'odio.


TUO PADRE