E L’ANGELO PARTÌ DA LEI (l’attesa di Maria)
di Gregorio Curto
disegni di Antonella Barbafiera

All’arcangelo apparso all’improvviso
Maria docile inchina il dolce viso;
pronunciato ha il suo “sì” e col suo segreto
sola rimane ormai, ma il cuore è lieto.

A Giuseppe però, l’umile sposo,
il divino progetto non è ascoso;
in sogno infatti un angelo gli ha detto
“prendi con te Maria sotto il tuo tetto”.

Da quel giorno la Vergine rimane
occupata in faccende quotidiane,
ma di Dio l’inscrutabile presenza
che porta in sè, le inonda la coscienza.

Al primo albore scruta l’orizzonte,
poi si incammina lesta ad una fonte,
da dove porta in una grande giara
fino a casa dell’acqua fresca e chiara.

Pulir le stanze e tutto riordinare
è un’altra occupazione familiare;
poi prender legna e il fuoco custodire,
filar la lana, tessere, cucire.

Per il suo sposo si dà un gran daffare
perchè nulla giammai gli abbia a mancare:
cura un bell’orto, impasta la farina,
inforna il pane e con amor cucina.

In lei che Dio ha colmato di splendore
sovrabbondanti sono grazia e amore,
per questo un giorno si alza e in tutta fretta,
va a trovar la cugina Elisabetta.

La serve con puntiglio e dedizione
in ogni sua parola, in ogni azione:
con la vita magnifica il Signore
esultando in Dio, grande e salvatore.

Torna a Nazaret Maria dopo tre mesi
ed ecco avvicinarsi i giorni attesi
nei quali nascerà da lei un bambino
dell’Altissimo Figlio, re divino.

Dell’angelo serbando le parole,
la Vergine Maria null’altro vuole
che docile portare a compimento
della sua gravidanza il grande evento.

Di lì a poco di Cesare un decreto
la induce a un altro viaggio inconsueto:
va con Giuseppe in groppa a un asinello
fino in Giudea, in cerca di un ostello:

poi non trovando chi la può ospitare
in un’umile stalla va a sostare...
e dà alla luce un Bimbo – gran mistero! –
signore e re dell’universo intero.


Natale 2006